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I 5 fattori di un’immagine aziendale perfetta

Se stai iniziando a familiarizzare con i concetti e le strategie di marketing, ti sarà capitato probabilmente di imbatterti in diverse terminologie più o meno sconosciute fino a quel momento. Potremmo menzionare, a titolo di esempio, la corporate identity, la brand image e la brand identity. Oggi parleremo proprio di questo, cercando di scavare nei meandri del marketing e di capire come è possibile ottimizzare questi aspetti per le nostre strategie di costruzione dell’immagine aziendale, come influenzano il nostro successo e con quale margine di incidenza.

1) Il concetto di corporate identity

Partiamo subito col capire cos’è la corporate identity e a cosa serve. Si tratta di un concetto sostanzialmente astratto, ma non per questo trascurabile nella creazione del nostro valore, tutt’altro. Con corporate identity intendiamo, infatti, la percezione che il cliente ha della nostra organizzazione. Comprendi come, in un mercato ed in un settore particolarmente competitivo, lavorare sul contatto e sulla sensazione che il cliente ha della nostra realtà è fondamentale per delineare il sottilissimo confine tra una buona percezione ed una negativa, rispetto a ciò che siamo e ciò che vogliamo rappresentare per lui.

2) La differenza tra identità aziendale e brand image

La corporate identity va dunque a braccetto con la brand image, se è vero che il concetto di identità aziendale non può prescindere dalla percezione che gli stakeholder hanno dell’azienda stessa, in base a valori di natura emozionale ed oggettiva. Da una parte, quindi, aspetti razionali legati all’economicità, all’affidabilità ed all’attendibilità del piano aziendale, dall’altra ciò che scaturisce irrazionalmente, ovvero prestigio e riconoscimento.

3) L’importanza della brand identity

Per strutturare al meglio un piano di marketing non possiamo non soffermarci anche sul concetto di brand identity, che consta di tutti quegli elementi distintivi che contribuiscono a rendere il nostro brand unico e riconoscibile nel mercato di riferimento. Differisce dalla brand image per la natura con cui questi due aspetti del marketing vengono determinati: se la brand identity è afferente all’area di emissione, ovvero lo specchio delle intenzioni e delle strategie adottate dall’azienda per farsi riconoscere all’esterno, con la brand image si assiste alla ricezione del valore trasmesso dall’azienda stessa, ovvero ciò che viene percepito dal cliente in relazione all’immagine desiderata.

4) Gli elementi grafici essenziali per la corporate identity

Tra i tanti competitors i consumatori dovranno dunque essere in grado di riconoscerci, attraverso degli input che saremo noi stessi a trasmettere. Come? Con tutto ciò che ci rende diversi e migliori degli altri, con qualcosa che porti subito a pensare a noi ed a nessun’altro, a partire dagli elementi grafici, testuali e comportamentali. Andiamo quindi ad analizzare alcuni di questi elementi distintivi, nello specifico quelli inerenti all’aspetto grafico, che faranno della nostra immagine un unicum sul mercato e ci aiuteranno a creare una corporate identity completa.

  • Il logo è un vero e proprio marchio di fabbrica, la firma con la quale i nostri prodotti, materiali e digitali, porteranno il nostro nome nelle case e nelle vite dei consumatori. A tutta ragione, infatti, il logo è considerato la prima forma di pubblicità organica, se è vero che già a partire da una semplice shopping bag, esso ha la possibilità di apparire e far conoscere la nostra realtà aziendale ad un vastissimo pubblico di potenziali clienti. Questo elemento va studiato e realizzato tenendo a mente che deve accompagnare tutti gli altri e mai opprimerli: la soluzione ideale, quindi, è un logo né troppo grande, né troppo piccolo, secondo il buon gusto ed il criterio di equilibrio.
  • La linea adottata per il design deve essere riconoscibile, coerentemente con il logo ed il messaggio che vogliamo trasmettere. Partiamo quindi dall’individuazione di un font, e più precisamente uno per headline ed uno per subhead, per poi passare a titoli e paragrafi di testo. Molto importante, anche qui, sarà individuare il giusto equilibrio nella grandezza e nella declinazione dei caratteri, saperli gestire e distribuire sapientemente a seconda del contesto. È bene ricordare che, operando sul doppio fronte offline e online, dovremo accontentare l’occhio sia dal vivo, sia per mezzo dei device fissi e mobili, non propriamente un compito facile.
  • Scelto il carattere giusto, è la volta di individuare i colori più adatti a veicolare la nostra immagine aziendale. Ricordiamo, analogamente al font, di essere efficaci sia per il mercato offline, e quindi, ad esempio, per i materiali stampati, sia per l’online, dove la luminosità, la qualità degli schermi e dei device giocano un ruolo fondamentale nella percezione dei colori. Possiamo davvero sbizzarrirci tra sfumature, colori pastello e fluo, tinte piene e tante altre varianti, senza però mai esagerare. Il troppo, come sappiamo, storpia, ed anche in questo caso potrebbe non essere una buona idea abbondare con gli effetti, in quanto rischierebbero di distogliere l’attenzione da ciò che vogliamo comunicare.
  • Per rafforzare ulteriormente la nostra brand identity possiamo optare per l’utilizzo di alcuni elementi grafici e creare delle composizioni che siano accattivanti e funzionali ai nostri obiettivi. Parliamo quindi di infografiche, particolarmente efficaci laddove i singoli testi risultino da soli troppo statici, icone, righe, pattern e molto altro ancora che possiamo attingere dalla vastità dell’universo grafico.
  • Per concludere, non possiamo non affidarci al carico emozionale di foto, immagini e video. Questi contenuti, se scelti con accuratezza e con la giusta modulazione di colori ed effetti, arricchiranno la nostra autorità ed aiuteranno i clienti a ricordarsi di noi. Potremo optare per foto calde e fredde, cariche di soggetti o minimal: con le giuste inquadrature e le giuste atmosfere il risultato è assicurato.

5) Le tre regole d’oro per la creazione del nostro valore aziendale

Tali componenti devono lavorare in piena sinergia, devono essere pianificate ed organizzate strategicamente per identificare e distinguere la nostra offerta. Tutto questo, quindi, deve marciare e funzionare in un’unica direzione, tenendo a mente tre concetti fondamentali.

  • Uniformità, ovvero mantenere una linea coerente nell’arco delle varie fasi che costituiscono l’immagine aziendale. Ciò serve per imprimere il nostro valore e la nostra identità nella mente dei consumatori, affinché ci identifichino con maggior facilità. Parliamo quindi di immagine coordinate, slogan, brand e tutto quanto attiene alla nostra offerta di valore. Se ciò non avvenisse, avremmo come conseguenza tanti elementi disgiunti, non correlati tra loro, e quindi più difficili da ricondurre alla stessa matrice.
  • Riconoscibilità, un aspetto fondamentale in un mercato sempre più aggressivo e competitivo, che ogni giorno ci inonda di stimoli e messaggi pubblicitari di ogni tipo. Dobbiamo fare in modo che il consumatore ricordi il nostro più degli altri. Come farlo? Comunicando in maniera originale, catturando l’attenzione del cliente in modo autentico e mai banale.
  • Familiarità, perché corporate identity vuol dire anche familiarizzare con l’azienda, farne propri i valori, la storia e tutti i messaggi che trasmette. Il cliente acquisterà e si affezionerà solo ad una realtà che condivide la stessa visione, che trasmetta fiducia e che sappia coinvolgerlo giorno per giorno in maniera affidabile.

Fatti nostri questi concetti, capiamo bene come la costruzione di una valida corporate identity, e quindi il successo della nostra azienda, dipenda da tantissimi fattori di natura programmatica, che vanno tenuti in alta considerazione.

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