Novità in arrivo in casa Google! Big G ha deciso di lanciare un nuovo progetto, chiamato Web Vitals, con l’obiettivo di offrire a chi si occupa di SEO e di web design una guida unificata ai segnali di qualità indispensabili per offrire una buona esperienza di navigazione agli utenti.
In altre parole User experience e interazioni degli utenti con i vari elementi di una pagina web diventano principi di valutazione fondamentali per l’algoritmo di Google.
Il 28 maggio 2020 l’azienda ha dichiarato sul suo blog ufficiale che i web vitals diventano un fattore di ranking.
Gli utenti preferiscono navigare siti web in grado di offrire un’esperienza eccellente. Negli ultimi anni, velocità di caricamento delle pagine, compatibilità con i dispositivi mobile, sono stati fattori fondamentali ai fini del posizionamento nei risultati di ricerca.
L’ottimizzazione per offrire un’esperienza soddisfacente è la chiave per il successo a lungo termine di qualsiasi sito Web.
Che tu sia un imprenditore, un esperto di marketing o uno sviluppatore, il progetto Web Vitals può aiutarti a quantificare l’esperienza del tuo sito e ad identificare le opportunità per migliorarlo.
Vediamo nel dettaglio quali sono questi nuovi parametri di valutazione e come sfruttarli per migliore le prestazioni di un web site.
Cosa sono i Core Web Vitals?
I Core Web Vitals sono dei parametri che si applicano a tutte le pagine Web e sono visualizzabili su tutti gli strumenti messi a disposizione da Google. Ogni singolo parametro rappresenta un aspetto distinto della UX. Analizziamoli nel dettaglio.
Le metriche del 2020
Le metriche che compongono i Core Web Vitals si evolveranno nel tempo. L’attuale set per il 2020 si concentra su tre aspetti dell’esperienza dell’utente: caricamento, interattività e stabilità visiva e comprende tre metriche specifiche con rispettive soglie a cui far riferimento.
Largest Contentful Paint (LCP) : misura le prestazioni di caricamento. In base agli studi di Google, per fornire una buona esperienza utente il LCP dovrebbe verificarsi entro 2,5 secondi dal primo avvio della pagina. In questo tempo di caricamento vengono presi in considerazione:
- Gli elementi <img>
- Gli elementi <image> dentro del tag <svg>
- Gli elementi <video>
- Gli elementi con un’immagine caricata in background mediante una funzione url
- I blocchi di testo
First Input Delay (FID) : misura l’interattività, nello specifico misura il tempo necessario prima che l’utente possa interagire. Il FID prende in considerazione azioni come i click, la pressione dei tasti e i “tap” nella versione mobile. Per avere prestazioni efficienti, le pagine devono avere un FID inferiore a 100 millisecondi.
Cumulative Layout Shift (CLS) : misura la stabilità visiva. Le pagine devono mantenere un CLS inferiore a 0,1 per fornire una buona user experience.
Per raggiungere l’obiettivo raccomandato, Google consiglia per ciascuna metrica che una buona soglia di misurazione è centrare il 75esimo percentile dei page loads, segmentato su dispositivi mobili e desktop.
Come si misurano i Core Web Vitals?
Google mira a rendere facile per tutti i proprietari dei siti la misurazione dei nuovi parametri.
Tutti i principali strumenti web utilizzati dagli sviluppatori per testare le performance dei siti, come ad esempio Page Speed Insight, Chrome UX Report o Search Console, sono in grado di misurare i nuovi parametri web vitals.
Arriva anche un’ estenzione per Chrome
Nella fase di test e sviluppo gli ingegneri di Google hanno “trovato prezioso avere un facile accesso allo stato di ogni Core Web Vital sia nello sviluppo che durante la navigazione sul web”, e questo ha portato alla decisione di rilasciare un’ estensione Core Web Vitals da aggiungere al browser.
L’applicazione mostra un indicatore visivo in Chrome sullo stato di ogni elemento vitale direttamente nel corso della navigazione e, in futuro, permetterà anche di visualizzare insights aggregati sugli utenti reali (forniti da Chrome UX Report) sullo stato di ciascun elemento vitale per l’URL corrente e l’origine.
Core Web Vitals come fattore di ranking
Che la combinazione tra SEO e UX sia un elemento decisivo per il colosso di Mountain View non è una novità.
E’ già da tempo che fattori come la navigazione da mobile, la velocità di caricamento, l’HTTPS e le pubblicità interstiziali influenza il posizionamento di un web site.
E’ ufficiale che da ora in poi a questi parametri di ranking si aggiungeranno i core web vitals, per determinare il posizionamento nei risultati di ricerca.
Il motivo di questa scelta sta nel fatto che Big G mira ad offrire alle persone contenuti di qualità e un accesso sempre più semplice alle informazioni cercate.
Conclusioni
Abbiamo visto come le attuali metriche di Core Web Vitals misurano tre aspetti cruciali dell’esperienza degli utenti su un sito web, ma Google è cosciente che ci sono molti altri lati della UX che non sono ancora misurabili. Sulla base di questo presupposto Core Web Vitals introdurrà ogni anno aggiornamenti volti a migliore l’ottimizzazione di un sito web.
Guardando al 2021 stiamo investendo nella costruzione di una migliore comprensione e capacità di misurare la velocità della pagina e altre caratteristiche fondamentali dell’esperienza dell’utente. Ad esempio estendere la capacità di misurare la latenza di input tra tutte le interazioni, non solo la prima; nuove metriche per misurare e quantificare la scorrevolezza; primitive e metriche di supporto che consentiranno la consegna di esperienze istantanee e di tutela della privacy sul web e altro ancora.