Quotidianamente utilizziamo internet per cercare domande alle nostre risposte e informazioni utili su prodotti o servizi che abbiamo intenzione di acquistare.
Come mail il web ha la risposta pronta ad ogni nostra richiesta ed esigenza?
Rispondere a questo quesito è semplice: il tutto avviene grazie alle strategie di marketing digitale pianificate da un professionista del settore ossia da un consulente digitale.
Quella del consulente digitale è una figura richiestissima dalle aziende e indispensabile per avere tutte le carte in regola e per essere competitivi in un mercato sempre più concorrenziale.
Cerchiamo di capire qual è il lavoro e il ruolo che questo professionista svolge e perché la tua azienda dovrebbe averne uno.
1) Chi è e cosa fa un consulente digitale?
Una volta accesso il pc o lo smartphone ci si ritrova nel mondo digital fatto di email, social network, advertising, motori di ricerca e così via.
L’abilità di un professionista del settore sta nel conoscere e nel saper utilizzare efficientemente tutti gli strumenti messi a disposizione dalla rete per aiutare le aziende ad aumentare vendite e visibilità.
Il compito principale di un consulente digitale è quello di far sì che i suoi clienti raggiungano gli obiettivi stabiliti mediante lo studio di una strategia che comprenda sia la pianificazione delle attività di marketing da compiere sia la scelta dei canali più idonei da utilizzare.
In altre parole il digital consultant ti aiuta a capire dove e come il tuo business dovrebbe essere presente online per ottenere il successo.
2) Perché affidarsi ad un consulente digitale?
Se si desidera fidelizzare e conquistare nuovi potenziali clienti è fondamentale essere presenti sui canali più utilizzati dal proprio target. Per ottenere dei buoni risultati è bene mettere da parte l’arte dell’improvvisazione e scegliere di affidarsi ad un professionista qualificato che sappia approcciarsi in modo corretto al mondo digitale.
La scelta di rivolgersi ad un esperto del settore trova il suo perché in diverse valide ragioni:
- Il digital consultant è costantemente aggiornato: il mondo digitale e dei social network è in continua evoluzione e cambia in un batter d’occhio. Potrebbe diventare difficile stare al passo con i tempi, motivo per cui è indispensabile affidarsi ad una persona che facendo del digitale il suo pane quotidiano sarà sempre sul pezzo e farà in modo che il tuo business non resti indietro ma segua le nuove tendenze;
- Il professionista del digitale saprà costruire la strategia perfetta individuando le migliori piattaforme da presenziare per intercettare il tuo target, saprà indicarti quale sarà la prossima mossa da compiere;
- Il consulente digitale ti aiuterà a conoscere e a monitorare la concorrenza. I tuoi competitor i sono presenti sul nuovo social network, hanno creato la propria app, il loro sito è mobile friendly? Sarà compito del professionista che segue la tua azienda analizzare e tenere traccia di tutte queste informazioni e farti presente la necessità di muoverti qualora il tuo business fosse in ritardo rispetto alla concorrenza, consigliandoti ciò che dovresti fare per essere un passo avanti rispetto agli altri;
- Il consulente digitale diventerà un partner prezioso e fidato per la tua azienda, aiutandoti a gestire al meglio il personal branding del tuo business. Sarà sempre lì pronto a rispondere ai tuoi dubbi e a darti consigli utili per ottenere il successo.
- Grazie al lavoro del digital marketer il tuo sito sarà costantemente aggiornato con nuovi contenuti e perfettamente funzionante.
Ti starai chiedendo perché affidarsi ad un professionista della consulenza in ambito digital. Un lavoro svolto in modo professionale da una consulente digitale garantirà al tuo business una serie di benefici, tra cui:
- Aumento della visibilità;
- Miglioramento della Brand Reputation
- Miglioramento della Web Usability del sito
- Creazione di contenuti di qualità
- Presenza efficace sui Social Media
- Creazione di un blog aziendale in grado di convertire
3) Quali skill sono necessarie per essere un buon consulente digitale?
Come in ogni professione anche nel campo della consulenza digitale, un bravo professionista deve possedere delle competenze, senza le quali è impossibile pensare di svolgere bene il proprio lavoro.
Essere un digital consultant significa capire come Internet sia uno strumento di marketing cruciale e come il suo corretto utilizzo sia fondamentale per commercializzare un marchio in maniera efficace.
Il professionista in questione deve conoscere perfettamente il funzionamento delle principali piattaforme, deve essere in grado di capire come queste si connettano tra loro e in che modo queste connessioni possano trasformarsi in vantaggi per un’azienda.
Problem solving, conoscenze tecniche e capacità di analisi dei dati sono delle abilità immancabili nel curriculum di un consulente digitale.
E’ inoltre indispensabile che l’attenzione dei professionisti del settore sia focalizzata sul raggiungimento di specifici obiettivi. Ciò significa non solo sapere come impostare degli obiettivi che siano realmente raggiungibili, ma anche saper misurare e tradurre in dati i risultati del successo delle attività di marketing svolte.
4) Chi ha bisogno di un consulente digitale e perché?
Come fa un’azienda a capire quando e perché ha bisogno di questa figura professionale?
Il lavoro del consulente digitale può essere utile per qualsiasi tipo di attività, dalle piccole startup alle aziende di grandi dimensione.
Le aziende decidono di affidarsi ad consulente digitale lo fanno per i seguenti principali motivi:
- Vogliono espandere e far crescere il proprio pacchetto clienti;
- Desiderano definire un piano di marketing che si concentri su obiettivi sia a breve che a lungo termine;
- Sono intenzionate ad espandersi su nuovi mercati in cui intercettare nuovi clienti;
- Vogliono capire in che modo la loro concorrenza si sta pubblicizzando online
- Vogliono far crescere e consolidare la loro brand awareness.
5) Consulenza B2B e B2C:differenze sostanziali.
Le dinamiche che caratterizzano la comunicazione Business to Business da quella Business to Consumer sono differenti.
Un bravo consulente digitale saprà approcciarsi in maniera adeguata, adottando le giuste strategia a seconda che si trovi a comunicare con altre aziende o con il consumatore finale.
L’elemento chiave che differenzia principalmente i due settore è l’emozione.
Nel B2B le decisioni d’acquisto vengono compiute con più razionalità rispetto al B2C, in cui la scelta di acquistare un prodotto o servizio avviene spesso d’impulso ed è influenzata da una componente emotiva.
Le due tipologie di pubblico, consumatore finale e azienda hanno dei customer journey differenti.
Il percorso d’acquisto di un manager aziendale che necessita di un nuovo macchinario per il suo business sarà di certo più lungo e riflessivo rispetto a quello di un utente che deve acquistare un paio di scarpe.
La scelta di un macchinario, considerando l’investimento economico necessario e l’alto fattore di rischio, presuppone che il mezzo che si sta valutando sia valido e duraturo nel tempo, Per questo motivo l’acquisto da parte dell’azienda viene preceduto sempre da un’attenta analisi e dalla ricerca di informazioni sulle specifiche tecniche del prodotto. Diverso è il discorso nel B2C dove il cliente sceglie un brand piuttosto che un altro basandosi sui valori che il brand stesso è riuscito a trasmettere in relazione ad un determinato oggetto.
E ‘chiaro che in questo scenario il consulente digitale dovrà essere bravo nel costruire un messaggio comunicativo convincente, che utilizzi un linguaggio diverso in base al tipo di target cui si rivolge.
Se è pur vero che esistono delle differenze tra la comunicazione digitale rivolta al b2b e al b2b, è bene tenere sempre presente che anche nel caso di aziende è sempre e comunque una persona a prendere le decisioni d’acquisto.
Che l’ultima parola spetti al responsabile dell’ufficio acquisti piuttosto che al direttore marketing, un bravo consulente digitale deve essere abile nel interpretare le intenzioni dell’interlocutore e di conseguenza pianificare la giusta strategia di marketing.
Conoscere il proprio target di riferimento consente inoltre di utilizzare il giusto mezzo di comunicazione. Ad esempio nel settore del B2B l’email funziona decisamente meglio rispetto al B2C, in quanto le persone con le quali si interagisce sono in modalità lavorativa e quindi maggiormente predisposte a leggere la mail, a differenza di un ragazzino che sarà di certo più disponibile a recepire il messaggio su altri canali come quelli social.
6) Vuoi saperne di più?