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Le parole “ok Google” o “Ehi Siri” ti suonano familiari?

Tutti almeno una volta abbiamo interpellato gli assistenti vocali del nostro smartphone per ottenere informazioni utili. La ricerca vocale sempre più utilizzata dagli utenti pare sia destinata a decollare. Una buona fetta di consumatori scelgono la voce per effettuare ricerche online.

Che tu sia in auto o al supermercato poco importa, a correre in tuo aiuto ci sono loro, gli assistenti vocali, pronti a rispondere a tutte le tue domande.

Seppur ancora agli albori, la ricerca vocale sta cambiando il modo in cui gli utenti cercano e trovano i brand.

Si tratta di una tecnologia emergente che continuerà ad evolversi cambiando il modo di fare Seo, assolutamente da non sottovalutare per migliorare l’esperienza del cliente e per indirizzare più traffico verso il tuo sito web.

È bene che tu ti muova sin da subito e decida di sfruttare il trend del momento. Come? Inserendo la vocal search nella tua strategia di marketing digitale.

Oggi scopriremo cos’è la ricerca vocale, come funziona, come e quanto viene utilizzata, quali sono i motivi che hanno portato alla sua continua crescita e soprattutto perché è importante per il tuo business.

 

Che cos’é?

La ricerca vocale è una tecnologia che consente sostanzialmente agli utenti di eseguire una ricerca sul web attraverso la voce. Reperire qualsiasi informazione è semplice, basta interrogare un assistente vocale da mobile o desktop.

Se fino a qualche tempo fa le ricerche erano principalmente testuali ovvero si digitava la query sul motore di ricerca che a sua volta forniva i migliori risultati in serp, oggi sempre più utenti al testo prediligono la voce.

A contribuire allo sviluppo della vocal search sicuramente i dispositivi mobile e quelli dedicati alla domotica come Google Home, HomePod o Amazon Echo.

La ricerca vocale è ad oggi integrata in molti device ma a dominare la scena restano i big come Amazon, Google, Apple e Windows.

 

Come funziona?

La ricerca vocale avviene attraverso gli smart speacker meglio conosciuti come assistenti vocali. Un utente pone una domanda a cui l’assistente di turno (Siri, Google Assistant, Alexa, Cortana) risponde fornendogli dei risultati.

A chi non è mai capitato di chiedere a Siri “qual è il ristorante più vicino?” o ancora “Dove posso mangiare pesce a Roma?”.

Gli smart specker funzionano grazie all’intelligenza artificiale attraverso cui riconoscono ed elaborano il linguaggio naturale. Cosa significa? Che gli algoritmi consentono agli assistenti vocali di memorizzare le ricerche e le preferenze degli utenti in modo da poter fornire loro risultati di ricerca personalizzati e pertinenti. Motori di ricerca come Google analizzano costantemente il comportamento delle persone, le abitudini di navigazione, le preferenze, le query di ricerca, la frequenza di ricerca, tutti elementi che aiutano Big G a selezionare risposte attinenti che soddisfino appieno le esigenze del popolo del web.

 

Per cosa viene maggiormente utilizzata la ricerca vocale?

Oggi gli assistenti vocali sono entrati a far parte della nostra vita quotidiana. La ricerca vocale, sempre più utilizzata, è destinata ad avere un futuro più che roseo. Basti pensare che entro il 2020, secondo la stima degli analisti di ComScore, il 50% delle richieste online saranno effettuate tramite ricerca vocale e il 30% delle ricerche avverrà senza schermo.

Ad oggi la vocal search viene utilizzata sia dagli adulti che dai Millennial. È chiaro che le persone consultano il proprio device attraverso la voce in situazioni specifiche come ad esempio alla guida dell’auto o quando si hanno le mani occupate per digitare ad esempio un numero di telefono. Le ricerche più comuni riguardano principalmente informazioni su attività locali come ristoranti, hotel, mappe o percorsi. Non mancano poi ricerche più generiche su curiosità, notizie, informazioni sui prodotti o ancora sull’intrattenimento come musica, libri ed eventi.

 

Quali sono i motivi che hanno portato alla rapida crescita della vocal search?

In un futuro non troppo lontano questa nuova tendenza diventerà sempre più dominante nel mondo delle ricerche online.

Ma a cosa è dovuto tanto successo? A contribuire alla crescita della ricerca vocale è sicuramente la sua semplicità di utilizzo. Parlare è più facile che digitare un testo su una tastiera di piccole dimensioni, soprattutto quando si tratta di dispositivi mobile. La ricerca vocale non è solo semplice ma anche veloce. La velocità rende la vocal search più interessante agli occhi degli utenti in quanto consente loro di ottenere risposte in modo rapido. Anche l’affidabilità gioca un ruolo chiave, oggi il riconoscimento vocale ha un margine d’errore decisamente più basso.

Infine ultimo motivo ma non di certo meno importante è la crescita delle ricerche mobile. Le persone utilizzano principalmente i dispositivi mobile per navigare e più della metà di tutto il traffico di un sito web arriva da smartphone o tablet. La ricerca vocale grazie all’efficienza degli assistenti come Siri o Cortana risponde perfettamente alle nuove aspettative degli utenti.

 

La ricerca vocale è importante in una strategia di Marketing?

Assolutamente si! Se è vero che il futuro è nel “vocal search”, le aziende non possono di certo trascurare questo trend a meno che non vogliano perdere una buona fetta di utenti e lasciare spazio alla concorrenza.

Attenzione, ciò non vuol dire che tu debba tralasciare la SEO tradizionale ma dovrai sicuramente lavorare su entrambi i posizionamenti per essere competitivo.

Le query di ricerca vocali sono totalmente differenti da quelle testuali: se le prime si basano principalmente su domande (l’utente simula una vera e propria conversazione con l’assistente vocale), quelle digitate sulla tastiera si basano su delle parole chiave. Un esempio? Se desideri sapere le previsioni della tua città sulla tastiera digiterai quasi sicuramente “meteo nome città” mentre con la voce pronuncerai una domanda “Che tempo farà oggi?”.

Lavorare su entrambi i fronti ti aiuterà ad aumentare la visibilità del tuo brand e s farti trovare facilmente dai clienti.

 Hai già pensato a come integrare nella tua strategia di marketing la ricerca vocale?